martedì 3 novembre 2015

Perché?

Perché leggere gli sfigati autori italiani se c'è Proust?
#Fahrenheit #Rai3 #TuttoLibri #Repubblica #Corriere #TGLa7

Foto fine '800-primi '900; scaricata da Google Images

domenica 1 novembre 2015

La passione così come va descritta...

.. senza essere banale o semplicemente noiosa:  Henry & June di Anaïs Nin 
#Rai3 #Repubblica #TuttoLibri #VanityFair #Amica #la7



sabato 31 ottobre 2015

Leggiamo Tolstoj non Fabio Volo and the like

Si dice che uno scrittore che legga Tolstoj poi non riesce più a scrivere #Corriere #Repubblica #Panorama


Disegno1500 ca - scaricata da Google Images

lunedì 16 marzo 2015

Fazio e gli editori industriali

Perché Claudia Vitali non la conosce nessuno e scrittori di nessun valore letterario come Pennacchi, Avallone, Mazzantini, Giordano... vendono e sono (forse) letti? Per lo stesso motivo per cui due detersivi chimicamente identici, l'uno viene stravenduto e l'altro no. E' il marketing, bellezza. Sono gli editori industriali che mandano uno da Fazio e l'altro no, perché quello che mandano da Fazio sanno che scrive in maniera adatta alle casalinghe disperate, quelle che comperano a scatola chiusa tutto quel che va da Fazio e si convincono anche che sia bello. Tu scrittore non puoi farci niente: l'unica variabile che puoi

Yuri Orlov

controllare è la scrittura: devi (puoi) "solo" preoccuparti di scrivere un grande romanzo. Come diceva Pietro Nenni: fai quel che devi, succeda quel che può. 

martedì 13 gennaio 2015

Le trappole sul cammino della buona lettura

Esiste sempre, un po' in tutti i Paesi - ma come al solito l'Italia eccelle nel peggio - una consorteria di presentatori, giornalisti, showman, comici, scrittori, registi, cantanti etc. il cui interesse è quello di sostenersi a vicenda.
Il motivo è semplice: dicendo bene vicendevolmente in TV - dove sono stabilmente ospiti - si fanno mutuamente una pubblicità di assoluto effetto. 
Sono lontani i tempi della rivalità fra Callas e Tebaldi: oggi si vogliono tutti bene, nel comune interesse.
La gente, in particolare, corre a comperare libri passati in TV per lo più di nessun valore letterario: ne abbiamo un esempio perfetto proprio in questi giorni.
E' noto che vi sono relativamente piccoli editori che fanno letteratura: Keller, Minimum Fax, ISBN, e ne dimentico qualcuno... avete mai visto qualche libro pubblicato da costoro passare da Fazio?
I grandi editori devono fare fatturato, e onestamente quelli che conosco non sono nemmeno in grado di pensare la letteratura; per cui i libri che pubblicano e che spingono in TV sono quelli cosiddetti per casalinghe disperate (absit injuria verbis) anche se sono presentati come opere di grandi scrittori: basta dirlo in TV, e una mezza calzetta diventa automaticamente un grande scrittore, perché le casalinghe disperate (absit injuria verbis) non sono in grado di distinguere, e inoltre quei libri sono costruiti apposta in modo che piacciano loro immediatamente, possibilmente senza dover riflettere sulla vita e sulla morte o su qualche altro grande tema scomodo.

Cercateveli dunque, i libri da leggere, ma, se non volete sbagliare, soprattutto non comperate quelli che vi propone la TV, peggio che peggio se hanno vinto un premio italiano: di sicuro sono pezzi facili, per palati alla buona; leggendoli non imparerete nulla; non arriverete mai ad apprezzare quanto sia eccitante la scrittura di Virginia Woolf; vi fermerete a Gramellini o Umberto Eco o qualche altro nostro mostro all'amatriciana.

Virginia Woolf [Google Images]